Ieri è arrivata la vaporiera che avevo ordinato su Amazon il 9 di gennaio, oggi eccomi qua a testarla. Da brava pignola quale sono ho appena messo 1/3 di patata a cuocere a vapore nel CuCo usando il cestello in dotazione e il programma preimpostato Steam: vel 0, 100° per 30 minuti. Gli altri due pezzi verranno poi inseriti nei cestelli della Lurch.

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  I cavi delle sonde nel CuCo

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  Uno dei due termometri dell'Ikea usati per il test

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  La vaporiera con i cavi delle sonde

La temperatura della patata all’inserimento nel cestello è di circa 12°. Dopo circa 7 minuti la temperatura è arrivata a 75°.

Per il test sto utilizzando per la misurazione della temperatura due termometri/timer dell’Ikea dotati di sonda.

Dopo 11 minuti la temperatura interna della patata è a 85°. Non disponendo di strumenti “da laboratorio” durante le misurazioni abbiamo usato entrambi i termometri e rilevato una differenza di circa 1° tra un termometro e l’altro, in modo che nelle misurazioni successive con i due cestelli della Lurch si abbia una misurazione abbastanza affidabile.

A 15 minuti siamo a 90° all’interno della patata, a 20 minuti è a 94°, a 30 minuti la patata ha raggiunto la temperatura interna di 98°. Il nostro assaggiatore (mio marito) dice che la patata ha un buon sapore, è leggermente più compatta all’interno, ma comunque cotta.

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  La condensa sul bordo del coperchio del CuCo

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  La condensa sul coperchio del CuCo

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  La patata usata per il test finale

Per la seconda parte del test abbiamo posizionato la vaporiera Lurch sul CuCo, con all’interno un pezzo di patata in ciascun ripiano e le sonde dei due termometri. Il programma utilizzato è lo stesso di quello utilizzato con il cestello interno.

Dopo circa 7 minuti nel cestello inferiore la temperatura interna della patata è di 53°, mentre quella del cestello superiore è ancora solo a 34°.

Dopo 11 minuti il nel cestello inferiore la temperatura interna della patata è di 74°, mentre quella del cestello superiore è solo a 68°, la differenza diminuisce, ma in ogni caso rispetto alla temperatura raggiunta all’interno del cestello c’è una sensibile differenza.

Dopo 15 minuti nel cestello inferiore la temperatura interna della patata è di 88°, mentre quella del cestello superiore è a 87°. A questo punto le prestazioni sono abbastanza simili a quelle del cestello interno. Con la Lurch servono 2 minuti in più rispetto al cestello interno per arrivare a 90°.

Dopo circa 25 minuti nel cestello superiore della Lurch si raggiungono i 100° e nell’inferiore i 96°. Purtroppo la misurazione non può essere super-precisa sia perché le dimensioni dei pezzi di patata non sono identiche, sia perché con i cavi delle sonde non si ottiene una perfetta chiusura degli strati della vaporiera.

La Lurch sembrerebbe avere il pregio di andare “in pressione” se non ci sono perdite (causate dai cavetti delle sonde in questo caso) e quindi in condizioni d’uso normali dovrebbe essere possibile cuocere in tempi un po’ più brevi, magari alzando la temperatura dell’acqua a 110°. A questo punto faremo anche questo test.

Dopo 30 minuti nel cestello inferiore la temperatura interna della patata è di 98°, mentre quella del cestello superiore è a 101°.

Superata la difficoltà di aprire la vaporiera (il tappo diventa caldissimo, fate attenzione), il nostro assaggiatore procede a mangiare il pezzo di patata nel cestello superiore: nessun odore o sapore insolito, la patata è più morbida rispetto a quella cotta nel cestello. La patata nel ripiano inferiore è leggermente più soda e cotta in modo più simile a quella cotta nel cestello.

Per chi se lo stesse chiedendo, all’interno del coperchio del CuCo resta pochissima acqua dato che ricade all’interno della pentola e anche all’interno del CuCo resta molta più acqua, segno che si va ad inserire meno vapore nell’ambiente esterno (quindi si evita di fare “il bagno” ai pensili della cucina).

Ultimo test: l’equivalente di due patate medio-grandi intere, ciascuna nei due cestelli, senza cavi delle sonde e quindi senza dispersione di vapore. Programma Steam e 25 minuti per la cottura. Avrei voluto provare a 110° e 20 minuti, ma in manuale stamane il mio CuCo, non è andato in riscaldamento, probabilmente un problema temporaneo.

Esce vapore dopo circa 4 minuti, ma comunque in quantità leggermente minore rispetto all’uso del cestello interno e un po’ di acqua si condensa sui bordi del coperchio del Cuisine Companion. Fate attenzione a posizionare bene la vaporiera rispetto al coperchio. Io ho asciugato l’eccesso di condensa un paio di volte perché avevo paura che scolasse lungo i bordi e potesse andare a bagnare qualche contatto sotto alla pentola.

Dopo 25 minuti, però, i due pezzi di patata non sono ancora cotti. Aggiungo altri 5 minuti alla cottura. Quindi quella che avevo sperato essere una miglior efficienza e velocità nella cottura, rispetto al cestello interno, non c’è.

Sia il pezzo di patata nel ripiano inferiore, che in quello superiore avrebbero bisogno di altri 5 minuti di cottura. Ma sono due pezzi notevolmente più grossi rispetto a quelli usati nel test iniziale.

Come dispersione di acqua nell’ambiente direi che con il cestello interno in 30 minuti ne evaporano circa 2/3, mentre con la vaporiera Lurch inserita solo la metà.

Conclusioni: considerato che la vaporiera Lurch è meno profonda del cestello dato a corredo col CuCo, se dovete cuocere un solo alimento che entra nel cestello, meglio usare quello. Usare un solo ripiano della Luch non avrebbe senso, ma se si ha bisogno di più spazio o si vogliono cucinare più alimenti contemporaneamente, usare la vaporiera Lurch è senz’altro una buona soluzione.

Prossimo test che farò sarà di verificare se è possibile usare il cestello interno e la Lurch contemporaneamente.

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  La patata a fine cottura

Nonna Stephy

Moglie, mamma e nonna, appassionata di cucina e di tecnologia, divido il mio tempo tra il lavoro (quello retribuito con ferie e stipendio), la famiglia e MyCuCo, che richiede cure e attenzioni esattamente come un figlio, e in cui trascrivo tutti i piatti che preparo con i miei Companion Moulinex e ClickChef. Da brava appassionata la mia cucina straripa di accessori e stoviglie, tra cui un essiccatore, una gelatiera, un fornetto per pizza, un raffinatore, una camera di lievitazione autocostruita (in attesa di un abbattitore da anni, ma costa troppo…).
Tutte le ricette di queste pagine sono state prima testate e provate da me e sono frutto di ore di tentativi e “pasticci” fatti prima di arrivare alla ricetta pubblicata, potete condividerle rispettando il mio diritto d’autore e riportando, comunque, sempre il link al blog, grazie.

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