Ecco una ricetta a prova di panificatore inesperto: seguite le mie istruzioni e riuscirete ad ottenere un pane come quello in foto, senza fatica, senza pieghe elaborate, usando farina che si riesce a trovare in tutti i supermercati e cotto nel forno di casa. Ovviamente questa è una ricetta base, che farà storcere il naso al virtuoso della pasta madre e 72 ore di lievitazione, ma sono del parere che prima di guidare una costosa e prestigiosa auto, sia meglio farsi le ossa con quello che si ha in casa ed imparare ad andare in bicicletta. Se panificare ci affascina arriveremo ad avere 3-4 tipi di pasta madre e 20 farine diverse in dispensa, ma senza le basi, riusciremo a combinare poco.
Questo pane l’ho realizzato – volutamente – facendo un po’ di errori, quelli classici, che si fanno all’inizio, come mettere troppo lievito, far lievitare oltre il consentito e cuocere senza prima far riscaldare bene la teglia, ma come vedete, anche se non perfetto, ho ottenuto un buon risultato (magari un po’ stortino), con una buona alveolatura, digeribile, senza sapori o aromi alcoolici.
Ecco la ricetta spiegata passo-passo, a prova di principiante 😉
La ricetta che inserisco è quella veloce (tempo di preparazione e cottura circa 3 ore e mezzo in tutto), ma nelle note vi scrivo anche come fare la stessa preparazione in 20 ore.
Pane per principianti impastato con il Companion Moulinex
Attrezzatura
- Realizzabile con tutti i modelli di Companion
- Lama impasti
- Spatola per maneggiare all'inizio l'impasto
- Ciotola in vetro di dimensioni adeguate, io ne uso una da 2 litri per un impasto da 500g di farina. Va bene anche in plastica, ma in vetro si riesce a vedere bene la lievitazione.
- Canovaccio da cucina pulito e possibilmente bianco
- Teglia in metallo pesante, meglio se non antiaderente (alcuni tipo non possono superare i 220 gradi di temperatura).
- Lametta per incidere il pane
Ingredienti
- 500 g farina 00 potete provare ad usare anche altre farine, ma se siete alle prime armi cominciate con la farina 00.
- 1 bustina di lievito di birra disidratato (di solito sono da 7 o 10g a seconda della marca) o un cubetto di lievito fresco (20 grammi). Se usate altri tipi di lievito ditemelo e vi indicherò la giusta quantità. Se volete fare la versione con maturazione in frigo dimezzate la quantità di lievito.
- 350 ml acqua
- 10 g sale
- qb farina per il canovaccio
- qb olio extravergine per ungere le pareti della ciotola io di solito lo spennello, in modo da usarne il minimo indispensabile.
Istruzioni
- Ho pesato accuratamente gli ingredienti e usato acqua a temperatura ambiente.
- Nel Companion, con lama impasti, ho messo la farina e il lievito.
- Ho aggiunto l'acqua.
- Ho impastato a vel 4 per 2 minuti, senza tappino.
- Ho aggiunto il sale.
- Ho impastato a vel 5 per 3 minuti, senza tappino.
- Ecco l'impasto.
- Ho impastato a vel 7 per 30 secondi, senza tappino, in modo da far staccare almeno parzialmente l'impasto dalla lama.
- Ecco l'impasto.
- Ho trasferito l'impasto nella ciotola precedentemente unta.
- Aiutandomi con la spatola ho fatto un primo giro di pieghe. Si portano dall'esterno dell'impasto i lembi verso il centro, sovrapponendoli.
- Ho coperto la ciotola con un canovaccio e ho fatto lievitare per 45 minuti lontano da correnti d'aria. Va bene anche in forno spento e non preriscaldato.
- Trascorsi 45 minuti ho fatto un altro giro di pieghe. Di solito queste le faccio a mano, con le dita bagnate o unte con pochissimo olio.
- Ho di nuovo coperto la ciotola con un canovaccio e ho fatto lievitare per 45 minuti lontano da correnti d'aria. Va bene anche in forno spento e non preriscaldato.
- Ho fatto lievitare per altri 30 minuti.
- A questo punto potete o procedere con la ricetta o mettere l'impasto in frigo, coperto con della pellicola trasparente, tenendolo in freddo fino a massimo 15-16 ore. Con farina 00 non andate oltre o l'impasto andrà oltre lievitazione. (foto dell'impasto il giorno dopo). Il giorno dopo tirate fuori dal frigo 2 ore prima di procedere con la ricetta.
- Se proseguite subito con la ricetta stendete il canovaccio su una superficie pulita, e cospargetelo con abbondante farina. L'impasto va trasferito delicatamente sul canovaccio senza assolutamente schiacciarlo.
- Anche il sopra va cosparso con abbondante farina. Il canovaccio poi va chiuso sopra l'impasto e così deve restare finché il forno non si riscalda.
- Io riscaldo il forno a 250°, modalità ventilata. Appena il forno è in temperatura lo metto in modalità statica sopra e sotto. Inforno sul primo ripiano dal basso sulla griglia. Se avete una pietra per la pizza, usate quella dopo averla preriscaldata per almeno 45 minuti.
- Se ve la sentite mettete subito in forno anche la teglia che utilizzerete, in modo che diventi bollente. Attenzione che poi dovrete trasferire "al volo" il pane dal canovaccio alla teglia, quindi le prime volte mettete il pane sulla teglia ancora fredda ben spolverata di farina, ribaltando il canovaccio direttamente sulla teglia. Solo quando avrete preso dimestichezza con questa manovra, lo farete con la teglia bollente.In questa foto la teglia è fredda. Ho lasciato coperto il pane col canovaccio fino a pochi secondi prima di infornare.
- Quando il forno è in temperatura da 10 minuti, faccio dei tagli con una lametta su pane, subito prima di infornare. (Come si vede anche dalla foto, devo comprare una lametta nuova, perché questa non è più abbastanza affilata).
- Ho infornato a 250° per i primi 20 minuti.
- Dopo 10 minuti dall'inizio della cottura.
- Dopo 20 minuti.
- Dopo i primi 20 minuti di cottura ho abbassato la temperatura a 220 gradi e proseguito per altri 20 minuti.
- Ho poi proseguito a cuocere a 200 gradi, con lo sportello del forno messo a "spiffero" (ovvero con un mestolo in legno infilato tra forno e sportello) in modo da far "asciugare" il pane. Eccolo a fine cottura.Il pane è cotto, quando "bussando" sul fondo della pagnotta, suona vuoto.
- Ho tolto il pane dal forno e l'ho appoggiato in verticale a raffreddare per almeno 1 ora.
Note
Moglie, mamma e nonna, appassionata di cucina e di tecnologia, divido il mio tempo tra il lavoro (quello retribuito con ferie e stipendio), la famiglia e MyCuCo, che richiede cure e attenzioni esattamente come un figlio, e in cui trascrivo tutti i piatti che preparo con i miei Companion Moulinex e ClickChef. Da brava appassionata la mia cucina straripa di accessori e stoviglie, tra cui un essiccatore, una gelatiera, un fornetto per pizza, un raffinatore, una camera di lievitazione autocostruita (in attesa di un abbattitore da anni, ma costa troppo…).
Tutte le ricette di queste pagine sono state prima testate e provate da me e sono frutto di ore di tentativi e “pasticci” fatti prima di arrivare alla ricetta pubblicata, potete condividerle rispettando il mio diritto d’autore e riportando, comunque, sempre il link al blog, grazie.
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Salve, provata 2 volte e per due volte è andato in secu.
Il pane viene buonissimo